♠ Lo scaffale romeno
di Eliza Macadan
<<(…)”Se parli male della tua casa, ti crollerà addosso”. La sua casa è stata da sempre, prima di nascere e dopo la sua morte, la Russia. Ne ha parlato male ed essa gli è crollata addosso e l’ha interrato. Questa è stata la vera tragedia di Panait Istrati(…)>>
(tratto da “La vera tragedia di Panait Istrati” Edizioni Istros, di Eleni Samios Kazantzakis, Braila, Romania).
Eliza Macadan, nata a Bacau, in Romania, nel 1967. Risiede a Bucarest e a Roma. Ha esordito nel 1988 sulla rivista mensile di cultura romena «Ateneu». Bilingue, fin dalla sua prima raccolta, Spatiu auster (Edizioni Plumb, Bacau 1994), Eliza Macadan ha scritto e pubblicato in romeno e in italiano. L’edizione italiana della silloge del 1994, Frammenti di spazio austero (Libroitaliano, Ragusa 2001) ha ottenuto il premio romano “Le rosse pergamane” nel 2002. Hanno fatto seguito In Autoscop (Edizioni Vinea, Bucarest, 2009); La Nord de cuvant (A Nord della parola, Edizioni Tracus Arte, Bucarest 2010) e Transcripturi din constient (Trascrizioni dal cosciente, Edizioni Eikon, Cluj Napoca 2011). Giornalista, è stata corrispondente in Italia per varie testate romene. È membro dell’Usr (Unione Scrittori della Romania).Nel 2012 ha pubblicato il volume Paradiso riassunto (Joker Edizioni). In uscita: Anotimp suspendat (Stagione sospesa), Edizioni Eikon, Cluj Napoca, 2013
E’ da poco uscito in lingua romena il libro di Eleni Samios Kazantzakis che racconta il singolare scrittore romeno Panait Istrati (1884-1935). “La vera tragedia di Panait Istrati” era il pezzo mancante del puzzle che ricostruisce la personalità di quello che è stato amico d’anima e di idee del famoso Nikos Kazantzakis e del Nobel per la letteratura Romain Rolland. Una vita tormentata e una fine tragica hanno fatto di Panait Istrati uno degli scrittori romeni più conosciuti e più controversi del suo tempo. La sua prosa, la sua novellistica e i suoi romanzi descrivono il mondo del proletariato che ha conosciuto da molto vicino nella sua infanzia e giovinezza, nella Braila natia, nel Delta del Danubio, città-marchio di un miscuglio di razze e religioni, ma, ugualmente, contiene anche testimonianze di luoghi europei che lo scrittore ha vissuto. L’avventura della sua esistenza è stata, senza dubbio, l’incanto per la neonata Unione Sovietica e per l’ideologia che rappresentava. Una volta sparita la magia, durante il suo soggiorno nella casa del comunismo, Istrati ha scelto di dire la verità sulle distanze che vigileranno sempre fra l’ideologia e le sue applicazioni. Così, è stato rinnegato da tutti, amici e nemici. Anche i suoi compagni di avventura, in primis Kazantzakis, lo avrebbero abbandonato; pochi anni dopo, nel 1935, finiva isolato e solo con la sua malattia in un sanatorio di Bucarest.
“La vera tragedia di Panait Istrati” di Eleni Kazantzakis, pubblicato nel 1936, non era mai stato tradotto in romeno, almeno fino ad ora. Ha visto una prima edizione cilena, in lingua spagnola, rimasta unica per decenni. All’inizio dell’anno, due case editrici, una francese e una romena, hanno riservato al pubblico istratiano un vero regalo: il ritratto di Panait realizzato durante il suo viaggio in quella che era l’Unione Sovietica, insieme alla sua compagna di allora, Bilili, e alla coppia greca Nikos e Eleni Kazantzakis. Eleni Samios Kazantzakis (1903-2004), conosciuta ai più per la magnifica biografia del marito – che ha trascorso la sua lunga vita dedicandosi alla cura delle opere di Nikos Kazantzakis – ci ha offerto una magnifica prova di solidarietà letteraria, scrivendo un libro decisivo, possiamo dire, su Panait Istrati. Unico, perché anche se l’amicizia fra i due grandi scrittori ha accusato un periodo di totale crisi, Eleni non ha esitato di omaggiarne la memoria. Cosa dire di più? Questo è soprattutto un invito alla lettura. Per i lettori italiani che parlano francese è disponibile la versione francese del libro, pubblicata da Nouvelles Editions Lignes (Francia), mentre per i lettori romeni c’è la versione pubblicata da Edizioni Istros di Braila (Romania). Ma è, ugualmente, un invito alla riflessione per quelli che scrivono. Si dice sempre che lo scrittore in particolare e l’intellettuale in genere devono essere perdonati per l’orgoglio che fa parte delle loro esistenze. Eleni Kazantzakis è la prova che le cose possono stare diversamente: l’ammirazione per lo spirito di Panait Istrati, che bruciava come una fiamma, è stata così forte da spingerla a regalare l’opera di Istrati, una testimonianza emozionante, ai tanti lettori che lo hanno amato.
Chi era:
Panait Istrati – Scrittore romeno (Baldovinesti 1884 –Bucarest 1935). Di padre greco e madre romena, scrisse in prevalenza in lingua francese. Autodidatta, dopo aver esercitato vari mestieri nel Vicino e Medio Oriente, nel 1916 fu in Svizzera, e nel 1920 si stabilì in Francia, dove, dopo un tentativo di suicidio, divenne amico di Romain Rolland. Si rivelò alla critica e al pubblico con il romanzo Kyra Kyralina (1924), in cui si ritrovano i motivi predominanti della sua narrativa: ricordi di un’infanzia misera e fantasiosa, nostalgia del ghetto familiare, nomadismo, avventure picaresche. Amico dello scrittore greco Nikos Kazantzakis, con il quale visitò Mosca e Kiev (1927), in Vers l’autre flamme (3 vol., 1929) racconta la sua sofferta esperienza di intellettuale deluso dall’URSS. I romanzi più noti, oltre all’opera di debutto, sono Oncle Anghel, Codine, Mikhaïl, Les Haïdoucs, riscritti anche in romeno (dopo il ritorno in patria nel 1932), e raccolti nei due cicli Les récits d’Adrien Zograffi (4 vol., 1924-26) e La vie d’Adrien Zograffi (3 vol., 1933-34). La sua opera è tradotta in più di 30 lingue.
Versione romena – abstract
Un regal pentru istratieni
La începutul acestui an, doua edituri din doua tari diferite au dat publicului cititor o carte care vine sa intregeasca portretul celui care a fost Panait Istrati. Cartea se numeste “Adevarata tragedie a lui Panait Istrati”, scrisa de Eleni Samios Kazantzakis. A iesit mai intii la Editura Istros a Muzeului Brailei si imediat dupa aceea la Editura franceza Nouvelles Éditions Lignes. Versounea romana a textului (210 p., 20 Lei) si aparatul critic sunt semnate de Oana Ursache si Zamfir Balan iar versiunea franceza (344 p., 24 eur) este ingrijita de cunoscutul filozof Anselm Jappe si de Maria Teresa Ricci.
Intre 1927 si 1929, Nikos Kazantzakis, Panait Istrati si partenerele lor de viata Eleni Samios si, respectiv, Bilili au facut un voiaj in URSS. In urma calatoriei au rezultat trei carti: Panait Istrati – “Spovedanie pentru invinsi” (1929), Nikos Kazantzakis – “Toda Raba” (1931) si “Adevarata tragedie a lui Panait Istrati” (1938), scrisa de Eleni Samios Kazantzakis. Daca prima dintre cartile enumerate mai sus i-a provocat autorului ei daune niciodata reparate, cea din urma carte readuce in atentie povestea unei prietenii exceptionale si este un indemn la reflectie asupra unei ideii ca dincolo de optiunile politice, de idealuri, de alegerile de orice fel intr-un moment sau altul al vietii, conteaza numai “bunul cel mai de pret”, cum ar spune Panait Istrati, Omul.
“Adevarata tragedie a lui Panait Istrati”, versiunea romana, poate fi comandata la Muzeul Brailei, contact: tel. 0339.401.003 sau mail. sediu@muzeulbrailei.ro
“La veritable tragédie de Panait Istrati”, versiunea franceza, poate fi comandata la: contact@editions-lignes.com
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